Lavoro nell’ambito dell’automazione industriale, dove guido attività che integrano impianti elettrici, meccanici e software.
Il mio approccio è pratico, sistemico e orientato alla soluzione: ridurre la complessità, sciogliere nodi, creare strumenti.
Coltivo da sempre l’efficienza, l’introspezione, il giardinaggio e l’analisi strategica.
Costruisco relazioni tra ambiti distanti. Uso l’esperienza per generare metodo.
Non cerco visibilità. Cerco precisione, visione e impatto.
Responsabile tecnico e progettista di sistemi elettrici integrati per impianti industriali complessi.
Opero come una micro-unità autonoma dentro Danieli Automation: sviluppo prodotto, definisco offerte, gestisco fornitori e interagisco con cantieri e clienti.
Il team che coordino è nato da zero, costruito attorno a una visione concreta e a un’attenzione mirata nel valorizzare potenziali nascosti.
Ogni progetto nasce per funzionare, replicarsi, migliorare — in equilibrio tra forma, costo e realtà.
Anche se oggi lavoro su quadri, pulpiti, container o prodotti speciali, ciò che porto è un metodo: trasformare ambiguità in soluzioni stabili, e visione in struttura.
Un approccio replicabile, anche in altri contesti.
Tra questi prodotti speciali, ho contribuito a sviluppare un sistema innovativo, unico nel suo genere, privo di riferimenti normativi o manuali esistenti.
Abbiamo dovuto letteralmente inventarlo, combinando conoscenze diverse e tracciando un sentiero che prima non c’era.
Inizio nel 2009 come disegnatore elettrico per impianti industriali complessi: cabine, cavi, quadri, vie cavi. Fin da subito ho dovuto interfacciarmi con piping, HVAC, strutture civili e macchine da alimentare, sviluppando una visione globale.
Negli anni successivi ho affrontato progetti tecnicamente critici, spesso affidati per la mia capacità di lavorare in autonomia e sotto pressione, mantenendo affidabilità e riservatezza.
Il cantiere è stato la mia scuola: osservando e ascoltando chi montava i miei progetti, ho imparato a correggere errori, anticipare problemi, semplificare soluzioni. Quel confronto è diventato un metodo personale.
Ho iniziato a gestire direttamente i rapporti con i clienti, presentando e difendendo soluzioni in modo tecnico ma accessibile. Ho coordinato riunioni e flussi interni, anche in contesti internazionali. Internamente, ho contribuito a formare team oggi solidi e riconosciuti.
In contesti aziendali divisi per compartimenti, ho promosso il dialogo tecnico trasversale. Non per ruolo, ma per necessità. Ho cercato soluzioni creando contatto tra chi non parlava.
Ho partecipato alla costruzione e revisione di standard aziendali, correggendo documentazione, layout, processi. Ho aggiornato ciò che non funzionava, anche se formalmente non richiesto.
In progetti innovativi come pulpiti, container e sistemi modulari, ho contribuito allo sviluppo tecnico e operativo di soluzioni replicabili e integrate.
Questo percorso ha portato nel tempo all’estensione delle mie responsabilità anche su attività trasversali, incluse offerte complesse e interlocuzioni dirette con funzioni strategiche.
Marco Nadalini